Sport

Ultim'ora

Tragedia sul lavoro alla vigilia del Primo Maggio: operaio muore travolto dal materiale su un muletto

Calcio<strong><br /></strong>

Lotito, show a Salerno
"Torneremo in alto"

Il presidente biancoceleste tiene a battesimo alla presenza del sindaco la nuova Salernitana: "Nessuna sudditanza con la Lazio, è come un figlio che in tenera età deve essere aiutato dai genitori fino a quando non imparerà a camminare da solo"

3 minuti di lettura
SALERNO - E' subito show. Claudio Lotito mira al cuore dei suoi nuovi tifosi: "Puntiamo a vincere il campionato di Serie D e non ci poniamo limiti. Rimaniamo con i piedi per terra. Fino a 20 giorni fa non era possibile avere una società in A e una in D, oggi lo è. Spero che in futuro cada il veto anche per i club professionistici. Lasciare la Lazio? Oggi queste domande non hanno senso. Non sono un veggente. Farò tutto ciò che è in mio potere per cercare di raggiungere i nostri obiettivi qui a Salerno".

LE IMMAGINI/Lotito, Mezzaroma e l'abbraccio con De Luca

Si chiamerà Salerno Calcio: "Non per scelta - precisa Lotito - ma perché c'è una sentenza del tribunale". E' questo il nome scelto per la nuova squadra dopo la mancata iscrizione della Salernitana Calcio 1919 al campionato di Lega pro. Ad annunciarlo, questa mattina, nel salone dei Marmi di Palazzo di città, è stato direttamente il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, introducendo l'incontro con la stampa degli imprenditori selezionati dall'amministrazione per far ripartire il calcio seppur dalla serie D, cioè il presidente della Lazio Lotito e il cognato Marco Mezzaroma che in precedenza erano stati ricevuti dal Prefetto e dal Questore per parlare della piazza salernitana. Un incontro iniziato con oltre mezz'ora di ritardo rispetto all'orario previsto delle 12. Il primo cittadino ha spiegato: "Ringrazio pubblicamente la società Morgenstern per la disponibilità ad investire a Salerno. Abbiamo scelto la Morgenstern srl per due motivi: per il progetto sportivo offerto alla città e per l'affidabilità e la solidità finanziaria della società. Qui finisce il mio compito, ora passo la palla a Lotito e Mezzaroma e ai tifosi". Erano quasi 500 all'ora di pranzo, traffico rallentato in via Roma. Una delegazione, dopo la conferenza stampa, si è fermata a parlare con Lotito del mancato utilizzo del logo storico e e del colore granata del vecchio club: "Non escludo che il problema possa essere risolto in futuro", ha promesso il numero uno della Lazio.

"Faremo di tutto, ma le norme non ce lo consentono", ha spiegato il sindaco De Luca, che ha poi annunciato i colori che saranno utilizzati dalla nuova squadra. Il Salerno Calcio avrà la maglia principale che richiamerà il gonfalone del Comune. Amaranto, blu e giallo, che ricordano anche il Barcellona, con il logo stilizzato di San Matteo a rievocare , come ha precisato De Luca, "le origini della squadra". Le altre due divise, invece, avranno un misurato richiamo al granata, ovviamente entro i limiti delle norme che impediscono per ora, come detto, di richiamarsi alla vecchia Salernitana. Il sindaco ha ancora ribadito che non si tratterà di una "società satellite" della Lazio, concetto sottolineato anche da Lotito: "Non ci sarà sudditanza tra Salerno e la Lazio, ma esclusivamente sinergie, come un figlio che in tenera età deve essere aiutato dai genitori fino a quando non imparerà a camminare da solo. Vogliamo riportare Salerno nel calcio che conta, inizialmente con una collaborazione con la Lazio, nel tempo in via completamente autonoma come merita la città. Il nostro programma è quinquennale, arriveremo lontano, persino a livello internazionale". Nelle intenzioni di Lotito anche quella di creare una rivista ed una Tv dedicata al Salerno Calcio sulla falsariga della Lazio "per consentire a questa realtà di avere un ruolo importante per il quale serve una mentalità completamente diversa". Per farlo, quindi, il presidente della Lazio ha rivendicato di metterci la faccia, assieme a Mezzaroma.

Ecco la nuova Formello a Salerno: "Nel progetto c'è l'idea di costruire un centro sportivo", assicura il sindaco De Luca. Lotito riprende e amplia il concetto: "Oggi per noi è il primo giorno, dateci un po' di tempo. Con l'amministrazione comunale abbiamo individuato dei campi, vedremo se saranno idonei per determinate cose. La prima squadra deve allenarsi autonomamente dalle giovanili e viceversa. Dobbiamo creare una cittadella sportiva che accorpi tutte queste esigenze. Sarà fondamentale per il futuro del club e rientra nei nostri progetti. Puntiamo, sul piano tecnico, a creare un collegamento con la Lazio con qualche ragazzo che verrà a giocare a Salerno almeno fino a quando il Salerno Calcio sarà nelle categorie inferiori". Ma, a proposito dei nuovi tesserati, Lotito ricorda: "Le società di D hanno vincoli normativi. I giocatori non possono percepire più di 25 mila euro lordi. Vogliamo vincere nel rispetto delle regole e raggiungere risultati come abbiamo fatto con la Lazio". Il ritiro sarà a Fiuggi insieme alla Primavera della Lazio.

Poi l'annuncio dell'allenatore al quale toccherà il compito di traghettare la nuova realtà nel difficile campionato di serie D. Sarà, come anticipato, Carlo Perrone: "La nostra scelta è ricaduta su di lui - ha detto Lotito - perché ha il know how necessario per poter condurre una squadra. H a esperienza e competenza e ha già vinto dei campionati. E' una scelta anche in prospettiva". Smentiti invece i contatti con Giuseppe De Mita per l'allestimento della squadra. Ancora da decidere il Direttore Generale. Dopo aver chiuso con un "Viva Salerno", Lotito ha passato la parola a Marco Mezzaroma che ha spiegato i perché della sua scelta calcistica: "Mi sento salernitano d'adozione, questa città è amministrata in maniera eccellente e Lotito è un grande manager".
 
I commenti dei lettori