Sono stati pochi gli artisti che hanno vinto un Festival di Sanremo mostrando la grinta, la voglia di arrivare di Emma Marrone. La canzone, scritta da Kekko Silvestre dei Modà con il quale duettò l’anno scorso arrivando seconda, è piaciuta ai tele votanti che per la finale hanno intasato i centralini e permesso un’exploit incredibile. Emma però non è solo voce. Quando parla e dice la sua la gente la ascolta e spesso ne condivide le idee. Venerdì è successo anche nella temutissima sala stampa dell’Ariston Roof.

La salentina ha risposto a tutte le domande tirando fuori grinta e pensieri raffinati e non omologati. Parlando anche sulle polemiche che hanno tenuto banco in questi giorni coinvolgendo apparati dello stato che non sono mai stati coinvolti nella kermesse sanremese.

Il ministro Elsa Fornero ha biasimato la farfallina tatuata sull’inguine di Belén dicendo di essersi sentita offesa come donna.
«Sono certa che lei non voglia credere alla possibilità che in questi giorni di Festival, di gara, di su e giù dai taxi io possa aver avuto la possibilità di leggere le polemiche sui giornali. Sulle opinioni del Ministro Fornero posso solo dire che sono quelle di una persona che ha guardato la televisione e ha avuto una reazione. Condivisibili o meno, vanno rispettate. Non sono certo la persona adatta a dire la mia sui pensieri di una signora colta e intelligente che si occupa del Lavoro e delle Politiche Sociali».

Dica la sua su Belén allora.
«Ha puntato su un suo punto di forza. Le vallette lo hanno sempre fatto».

Vuole dire che cosa ne pensa di quello che ha fatto e detto Adriano Celentano sul palco dell’Ariston?
«Adriano è uno dei più grandi artisti del nostro Paese e per questo va rispettato. Quando canta è eccezionale. Arte pura, riesce a interpretare il rock come pochi ed è stato ed è un’icona per molti. Sui sermoni non mi voglio esprimere perché lo hanno già fatto in tanti e non mi sento di aggiungere chiacchiere alle chiacchiere. Adoro quando Celentano fa quello per cui è nato».

Il messaggio è chiaro. Perché ha detto che il rock è donna?
«Su questo podio sono salite tre ragazze con una voce e un carattere rock! Noemi è eccezionale e il suo graffiato assomiglia molto al mio. Arisa, anche se si mostra così dolce e vulnerabile, in realtà è una donna tostissima che sa cosa vuole e come ottenerlo. Ho già comprato i loro dischi e li ascolterò in macchina e a casa».

Sappiamo che per le sue esibizioni ha ricevuto sms e consigli da una superdonna rock.
«La grande Gianna Nannini mi è sta vicina tutti i giorni e i suoi consigli sono stati per me oro colato».

Ne vuole condividere qualcuno?
«Dico alle ragazze che vogliono sfondare nella musica o che vogliono raggiungere un qualsiasi altro obiettivo di stringere i denti, di non farsi mai sopraffare ma di andare avanti. Se hai il fuoco dentro, prima o poi lo devi far bruciare».

La sua famiglia le è stata vicina?
«Papà e mamma mi hanno sempre sostenuta. Mio padre si è spaccato la schiena pur di farmi cantare. Ricordo ancora i sacrifici fatti per comprare il primo microfono che usavo a casa per provare mentre lui mi accompagnava con la chitarra. Gli devo tutto».

Oltre lei, che cosa ha vinto in questo Festival?
«La musica non si vince e non si perde. Si vive. Ha vinto la vita».

Il complimento che più le fa piacere?
«Quando per strada le persone più anziane mi fermano per dirmi “sei bella perché sei vera, sei come noi”. Allora mi scoppia il cuore».


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