parco
[parco], parcis, peperci, parsum, parcĕre
verbo transitivo e intransitivo III coniugazione

vedi la coniugazione di questo lemma

1 (assoluto o + dativo o accusativo) risparmiare, fare economia
2 (in senso figurato; + dativo) risparmiare, perdonare, avere riguardo o misericordia per qualcuno
3 (+ dativo o ablativo o a, ab + ablativo) astenersi, trattenersi, evitare, tralasciare

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Locuzioni, modi di dire, esempi


parco valetudini = badare alla salute || parce metu = non temere || parce tibi = abbi riguardo di te || aliquantulum tibi parce = risparmiati un poco || parco subiectis = perdonare chi si sottomette || parco linguam = tenere a freno la lingua: || parco luminibus o oculis = non guardare || captae parco praedae = risparmiare la preda catturata || a militibus deprecari, eis uti parceret = supplicando che li risparmiasse || a caedibus et ab incendiis parcere = astenersi dalle stragi e dagli incendi || vomica est; pressare parce = è un ascesso; stai attento a non pigiarci sopra || tace, parce voci = sta' zitto, risparmia la voce || alieno sanguini tamquam suo parcit = ha riguardo per la vita altrui non meno che per la propria || bonis nocet quisquis parcit malis = chiunque ha cura dei cattivi fa un torto ai buoni || aedificiis omnibus publicis, privatis, sacris, profanis pepercit = risparmiò tutti gli edifici pubblici e privati, sacri e profani



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