Fabrizio Bentivoglio

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Fabrizio Bentivoglio nel 2011

Fabrizio Bentivoglio (Milano, 4 gennaio 1957) è un attore, regista e sceneggiatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fabrizio Bentivoglio in Marrakech Express (1989)

Fabrizio Bentivoglio nasce a Milano il 4 gennaio del 1957[1], figlio unico di un dentista veneto (morto quando aveva 14 anni) e di una casalinga milanese. Frequenta il liceo scientifico milanese Leonardo da Vinci, coltivando le passioni per il calcio, il canto e la chitarra. Dopo aver giocato a calcio per una sola stagione (1970-71) nella squadra giovanile dell'Inter, lascia la carriera sportiva a causa di un infortunio al ginocchio sinistro e frequenta la scuola del Piccolo Teatro di Milano. Non porta a termine gli studi in medicina e si trasferisce a Roma[2].

Debutta in teatro con Timone d'Atene di William Shakespeare e inizia la carriera artistica nel cinema. Nel 1996 partecipa al film Pianese Nunzio, 14 anni a maggio. Con Dario De Luca e in associazione con Studio Universal fonda la Tipota Movie Company, che nel 1999 produce i cortometraggi Il bambino con la pistola di Federico Cagnoni e Monica Zapelli e Tipota, scritto, diretto e interpretato dallo stesso Bentivoglio, che nel 2007 esordisce nella regia di un lungometraggio con Lascia perdere, Johnny!

Con il gruppo musicale Piccola Orchestra Avion Travel realizza nel 1999 lo spettacolo La guerra vista dalla luna, il già citato corto Tipota e, successivamente, fa un tour come cantante e chitarrista, interpretando sue canzoni, successivamente raccolte nel CD Sottotraccia. La colonna sonora di L'eternità e un giorno (1998) di Theo Angelopoulos contiene il brano The Poet, con la voce di Bentivoglio. Attore stimato e piuttosto prolifico, anche se a volte con esigui riscontri al botteghino, resta uno dei volti più noti del cinema italiano del passaggio di secolo[3][4].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È stato legato all'attrice Valeria Golino[2]. Il 20 maggio 2012 ha sposato l'attrice Silvia Pippia; la coppia ha tre figli.[5]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Montréal World Film Festival
    • 1995 – Migliore attore per Un eroe borghese
  • Sacher d'oro
    • 1997 – Migliore attore per Testimone a rischio

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Catalogo dei viventi 2007 - Bentivoglio Fabrizio
  2. ^ a b Tutto su Fabrizio Bentivoglio, dal set all’amore, su donnaglamour.it.
  3. ^ Il grande equivoco della commedia all'italiana, tra flop e occasioni perse, su Agi. URL consultato il 6 febbraio 2019.
  4. ^ Dobbiamo Parlare | Incassi Box Office | film 2015, su www.movietele.it. URL consultato il 6 febbraio 2019.
  5. ^ Matrimoni vip: quando l'età non conta, su d.repubblica.it, 13 agosto 2012. URL consultato il 19 dicembre 2018.
  6. ^ a b David di Donatello - Fabrizio Bentivoglio, su daviddidonatello.it. URL consultato il 22 dicembre 2018.
  7. ^ Moretti vince anche il Ciak d'oro, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 30/06/1994.
  8. ^ Enrico Lancia, Ciak d'oro, su books.google.it. URL consultato il 12/04/20.
  9. ^ CIAK D’ORO 2003: 4 PREMI A OZPETEK E SALVATORES, su e-duesse.it. URL consultato il 04/06/03 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2020).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore David di Donatello per il miglior attore protagonista Successore
Giancarlo Giannini
per Celluloide
1997
per Testimone a rischio
Roberto Benigni
per La vita è bella
Predecessore David di Donatello per il miglior attore non protagonista Successore
Silvio Orlando
per Aprile
1999
per Del perduto amore
Giuseppe Battiston per Pane e tulipani
e Leo Gullotta per Un uomo perbene
I
Luigi Lo Cascio
per Il traditore
2021
per L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
Eduardo Scarpetta
per Qui rido io
II
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