Cacciatorpediniere
Classe
Sauro



Mentre ancora i "Sella" erano in costruzione, nel 1923 vennero ordinati, e impostati agli inizi dell'anno successivo, altri 4 caccia che dovevano rappresentare un miglioramento di questi ultimi: 4 cannoni in luogo dei 3 e 6 tubi lanciasiluri al posto di 4. L'aumento di lunghezza di 6 metri fu reso necessario per permettere a questi caccia di avere la stessa velocità dei loro predecessori a fronte di un incremento di soli 1000 cv di potenza sviluppata. La stesura del progetto fu affidata ai Cantieri Orlando di Genova che costruirono 2 navi mentre altre due furono costruite dai cantieri navali di Fiume. Le linee di queste navi era molto simili ai Sella con incremento di dislocamento standard dell'ordine delle 150 tonnellate. La costruzione di queste navi fu molto più veloce e la prima unità fu consegnata lo stesso nel 1926. Questi Ct dimostrarono una maggiore stabilità trasversale una maggiore autonomia mentre rimasero praticamente irrisolti i problemi di robustezza e qualità marine. Le motrici erano sistemate a poppa delle 3 caldaie che scaricavano i loro scarichi in due fumaioli vicini tra loro; tra i due fumaioli fu istallato un piccolo telemetro. Nel 1933 fu imbarcata sopra la plancia una stazione telemetrica collegata alla nuova centrale di tiro per i pezzi da 120/45. Nel 1936, in vista del loro impiego in Africa Orientale, venne istallato un impianto di climitazzazione per i locali interni vennero inoltre effettuate modifiche minori; tutte queste aggiunte di peso e gli anni di servizio portarono ad una progressiva riduzione della velocità massima e dell'autonomia, rispettivamente a circa 30 nodi e 2000 miglia alla velocità di crociera.

  • Nazario Sauro, entrato in servizio nel 1926. Prese parte alle operazioni della guerra di Spagna. Nella seconda guerra mondiale operò in Africa Orientale dove svolse una decina di missioni di intercettazione del traffico mercantile inglese senza mai venire in contatto con il nemico. Alla caduta di Massaua insieme a tutti gli altri Ct disponibili tentò un incursione "senza ritorno" verso Porto Sudan ma fu affondato da aerei britannici il 3 aprile 1941.
  • Daniele Manin, entrato in servizio nel 1926. Prese parte alle operazioni della guerra di Spagna. Nella seconda guerra mondiale operò in Africa Orientale dove svolse una decina di missioni di intercettazione del traffico mercantile inglese senza mai venire in contatto con il nemico. Alla caduta di Massaua insieme a tutti gli altri Ct disponibili tentò un incursione "senza ritorno" verso Porto Sudan ma fu affondato da aerei britannici il 3 aprile 1941.
  • Cesare Battisti, entrato in servizio nel 1926. Nella seconda guerra mondiale operò in Africa Orientale dove svolse una decina di missioni di intercettazione del traffico mercantile inglese senza mai venire in contatto con il nemico. Alla caduta di Massaua insieme a tutti gli altri Ct disponibili tentò un incursione "senza ritorno" verso Porto Sudan ma un avaria alle macchine lo bloccò a Scio Alba dove venne autoaffondato il 3 aprile 1941.
  • Francesco Nullo, entrato in servizio nel 1926. Prese parte alle operazioni della guerra di Spagna. Nella seconda guerra mondiale operò in Africa Orientale dove svolse una decina di missioni di intercettazione del traffico mercantile inglese senza mai venire in contatto con il nemico. Alla caduta di Massaua insieme a tutti gli altri Ct disponibili tentò un incursione "senza ritorno" verso Porto Sudan, incagliò in una secca non segnalata sulle carte italiane e fu quindi affondato, dopo un epico combattimento contro il Ct inglese Kimberley il 3 aprile 1941.

    Caratteristiche:

    Lunghezza: 90,7 m
    Larghezza: 9,22 m
    Immersione: 3,8 m
    Dislocamento: standard 1130 t
    pieno carico 1650 t
    Apparato motore: 3 caldaie e 2 gruppi turboriduttori con 36.000 cv / 2 assi
    Velocità: 30 nodi
    Armamento: 4 cannoni da 120/45 mm (in 2 complessi scudati)
    2 mitragliere da 40 mm
    2 mitragliere da 13,2 mm
    6 lanciasiluri da 533 mm
    Equipaggio: 10+146